Contrariamente a quello che si può immaginare, un edificio in legno, se correttamente progettato, mostra una resistenza al fuoco anche superiore a quella di un edificio concepito con tecnologie tradizionali.
Il legno multistrato, bruciando, produce infatti la carbonizzazione dello strato esterno che diventa una pellicola protettiva per gli strati interni. Il pannello quindi brucia molto lentamente e un incendio di una casa prefabbricata in legno può essere spento in tempi molto brevi e con una limitazione dei danni grazie ad una buona resistenza incendi.
Ovviamente se ci si trova in presenza di carichi d'incendio troppo alti o in un contesto particolare, il comportamento della casa prefabbricata in legno è comparabile a quello di una costruzione tradizionale, anche se l'autocombustione del legno si ha attorno ai 300°C mentre la deformazione ed il rischio di collasso delle strutture in cemento armato inizia attorno ai 200°C. Vi sono prove (IVALSA) certificate di resistenza al fuoco del materiale X-lam che dimostrano come, oltre a resistere alle fiamme per molte ore, ha mantenuto isolato l'incendio: i dati certificano che a fronte di 1000°C rilevati nella stanza in fiamme, i locali adiacenti abbia mantenuto temperature prossime ai 20°C permettendo quindi ai vigili del fuoco un tempo adeguato per poter intervenire.
Il legno carbonizza lentamente e rimane, per un periodo calcolabile, ancora efficiente dal punto di vista meccanico. Una struttura in legno in caso di incendio non collassa ma mantiene inalterata la struttura e la portata per un tempo garantito; è meno pericoloso anche perchè i fumi che sviluppa non sono nocivi come quelli emessi dai tradizionali materiali edili.
Le costruzioni in legno pesano un terzo rispetto a quelle in cemento armato e la resistenza antisismica (ai terremoti) è data dalla flessibilità e dalla capacità di dissipazione dell'energia rilasciata dal fenomeno sismico. Il legno è un materiale resistente sia alla trazione che alla compressione, e pertanto si presta in modo ottimale all'impiego in zone a rischio sismico visto la superiore resistenza antisismica. Le case in legno a pannelli portanti soddisfano appieno la normativa antisismica e rappresentano più di una semplice alternativa costruttiva. L'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr (Ivalsa) ha effettuato assieme all'Istituto nazionale di ricerca sulla prevenzione disastri un test per una casa in legno di 7 piani (in pannelli lamellari tipo X-Lam), sottoponendolo con successo alla simulazione del terremoto di Kobe (magnitudo 7,2 sulla scala Richter), che nel 1995 provocò la morte di oltre seimila persone.